Cera d’api: come nasce, a cosa serve e per cosa si usa

Oggi volevo raccontarti tutto sulla cera d’api, uno dei tanti preziosi prodotti che le api ci regalano. Ti spiegherò come e perché le api producono la cera, e come poterla utilizzare in casa creando, ad esempio, utilissime pellicole per alimenti, profumatissime candele e tanto altro… 

Come fanno le api a produrre la cera

Come ti avevo raccontato nell’articolo dedicato alle api operaie e ai compiti che svolgono all’interno dell’alveare, intorno al suo tredicesimo giorno di vita l’operaia sviluppa nell’addome delle ghiandole chiamate “ghiandole ceripare”. Le ghiandole ceripare servono alle operaie per trasformare lo zucchero contenuto nel miele in cera.

In origine, la cera è una sostanza liquida ma non appena le api la espellono attraverso delle piccolissime canaline solidifica al contatto con l’aria, formando delle piccole scaglie semi trasparenti. Queste scaglie verranno poi masticate dalle api per diventare la cera solida e compatta che tutti conosciamo.

Pensa che per produrre un kilo di cera le api usano più di un milione di queste piccole scaglie e consumano tra i 6 e i 10 kg di miele!

Perché le api producono la cera

Le api producono la cera perchè gli serve come materiale per costruire i favi all’interno dell’alveare. I favi (vedi foto sopra) sono quei telaini sopra le famose cellette esagonali affiancate.

In queste celle la regina depone le uova, mentre le api operaie immagazzinano il polline e il miele intorno alla covata. È per questo motivo, infatti, che la c’era d’api profuma di pollini e miele!

La cera appena prodotta è bianca o gialla chiarissima. Con l’andare del tempo e dei numerosi passaggi delle api, invece, diventerà sempre più scura, fino a raggiungere un colore marroncino.

Come viene estratta la cera

Ogni apicoltore a fine anno si ritrova con della cera avanzata. Questo succede sia a chi alleva api per professione, sia a chi, come me, alleva qualche famiglia per autosufficienza e autoproduzione. 

Di solito la cera avanzata proviene dagli opercoli sui favi del miele. Gli opercoli sono dei tappi in cera che le api costruiscono per proteggere il miele raccolto nelle cellette del favo, a mano a mano che le riempiono. Questo strato di cera, infatti, serve per conservare il miele e per non fargli prendere umidità.

Quando arriva il momento di raccogliere il miele, estraendolo dai favi, l’apicoltore toglie gli opercoli (in gergo si dice disopercolare) e li mette da parte.

Gli apicoltori con poche famiglie di api di solito utilizzano la cera avanzata dopo la smielatura per creare dei prodotti artigianali, quelli con tanti alveari, invece, solitamente la mandano in laboratori specializzati per trasformarla in fogli cerei da restituire alle api. Dato che questa operazione però ha un costo, non conviene a chi ha poca cera avanzata, e pertanto è meglio utilizzarla.

Ecco come.

Per cosa si usa la cera d’api

Sono davvero tante le cose che puoi fare con la cera d’api! Candele, saponette, pellicole per alimenti, prodotti per il viso e per il corpo, ma anche liquori. La cera d’api, peraltro, è anche commestibile… a proposito, hai mai provato a mangiare il miele in favo!?

Candele in cera d’api

Le candele in cera d’api sono superbe! Hanno un profumo paradisiaco e una bellissima colorazione naturale, che può variare tra il bianco e il marroncino, senza nemmeno bisogno di utilizzare coloranti artificiali. Non bastasse, le candele in cera d’api bruciano molto lentamente (e quindi durano più a lungo) e la luce che emettono è davvero unica!

Se vuoi scoprire come creare da te delle meravigliose candele in cera d’api, puoi leggere la mia guida: Come fare candele in cera d’api: guida pratica facile, e veloce.

Saponette con cera d’api

Le saponette con la cera d’api hanno una consistenza molto delicata, un odore divino e lasciano la pelle morbida e profumata.

Se vuoi imparare a fare saponette ti consiglio di cominciare acquistando un buon manuale dove apprenderai le tecniche di base, i materiali che servono e come procedere passo a passo in tutta sicurezza. I miei preferiti sono:

Se invece vuoi provare a cimentarti immediatamente e non hai voglia di maneggiare la soda caustica, ma cerchi un modo veloce e semplice di fare saponette ti consiglio la mia guida: Saponette al miele: ricetta facile, veloce, e senza soda caustica.

Pellicola per alimenti in cera d’api (Beewrap)

Uno dei miei modi preferiti per riciclare la cera d’api è quello di preparare i beewrap, involucri per alimenti in cera d’api di cui sicuramente avrai già sentito parlare. Il beewrap è un panno in cotone imbevuto di una miscela a base di cera d’api che, raffreddata, diventa impermeabile e flessibile.

Il beewrap si usa per conservare gli alimenti, ed è un’alternativa naturale, biologica ed ecosostenibile all’alluminio e alle pellicole in plastica.

Se vuoi scoprire come realizzare una pellicola per alimenti in cera, puoi consultare la mia guida: Beewrap: cos’è, come si usa e come farne uno in casa.

Balsamo labbra con cera d’api e olio di cocco

Quando arriva l’inverno, ma anche nelle giornate troppo ventose, capita di avere labbra screpolate. Un balsamo labbra con cera d’api le renderà nuovamente morbide e idratate. Proovare per credere!

Ingredienti:

Preparazione:

Metti tutti gli ingredienti in un contenitore di vetro e colloca il contenitore in una pentola con dell’acqua. Attenzione perchè l’acqua non deve entrare nel vasetto, ma solo scaldare gli ingredienti. Scalda l’acqua mescolando gli ingredienti finché non si sono sciolti del tutto. A questo punto togli il contenitore di vetro dalla pentola e travasala la miscela nei tubetti stick per labbra oppure negli appositi barattolini.

Prima di travasarli, se vuoi, puoi anche aggiungere qualche goccia di olio essenziale di tua preferenza oppure di olio di vitamina E.

Grappa profumata con cera d’api

Puoi preparare questo delizioso liquore aggiungendo alla grappa della cera d’api ricavata dalla disopercolatura dei favi del melario. Questa cera non solo è profumatissima, ma contiene anche residui di miele e di polline. Si dice che la grappa così preparata sia particolarmente energetica e ricostituente.

Ingredienti:

  • Cera d’api con residui di miele, 300 grammi
  • Cannella, 1 pezzetto
  • Scorza di limone,1
  • Stella di anice, 1
  • Grappa di qualità, 1 litro

Preparazione:

Metti tutti gli ingredienti in un vaso, copri con la grappa e lascia macerare per 4 settimane agitando ogni tanto. Filtra la grappa e imbottigliala, chiudendo con un tappo di sughero dopodichè lasciala stagionare per tre mesi prima di consumarla.

Dove trovare la cera cera d’api

Se hai letto questo articolo fino in fondo solo per curiosità e non allevi api, non disperare! Puoi chiedere ad un apicoltore della tua zona se ti vende un po’ di cera. In questo caso però dovrai pulirla facendola sciogliere in panetti e tagliando via lo strato con le impurità. Puoi trovare numerosi tutorial online su come pulire la cera.

In alternativa puoi acquistare la cera d’api online, già pronta per l’uso in comodissimi pellet.

***

Ti ringrazio per essere arrivato fino a qui e spero di esserti stata utile. Se ti è piaciuto questo articolo, metti un like sulla mia pagina Facebook. Non ti costa nulla, ma io saprò l’hai apprezzato. E se hai trovato qualche parola di cui non conosci il significato, prova a consultare il mio glossario di apicoltura.

Condividi l'articolo
error: Il contenuto è protetto!!
Torna in alto