Come fare candele in cera d’api: guida pratica facile, e veloce

La stagione apistica ormai è alle porte e, in attesa di invernare le mie api, ho approfittato di quel pochino di tempo libero in più per riciclare la cera avanzata. Dopo aver realizzato delle profumatissime saponette, ho deciso di fare anche delle candele. E oggi voglio spiegarti come.

Perché dovresti usare solo candele naturali e di qualità

Il mercato delle candele, purtroppo, è invaso da prodotti realizzati con materiali scadenti e di bassa qualità che possono contenere un elevato numero di sostanze tossiche.

Quando bruciano, queste sostanze possono sprigionare nell’aria elementi inquinanti, rendendo queste candele pericolose per la salute. Sia per la nostra salute, sia per quella dei nostri animali domestici.

La cera utilizzata per fare candele può essere naturale, e quindi prodotta dalle api o derivante da alcune specie vegetali come soia e palma.

La stragrande maggioranza delle candele in commercio, invece, è fatta con paraffina, una cera sintetica derivata del petrolio.

La paraffina, quando brucia, può sprigionare diverse sostanze cancerogene, tra cui benzene, xilene, toluene – solo per citarne qualcuna.

Anche le essenze e i coloranti delle candele di bassa qualità in commercio possono contenere sostanze nocive (tra cui piombo o altri metalli pesanti) che possono esser rilasciate durante la combustione.

Se hai animali domestici, peraltro, ti ricordo che alcune essenze, anche se naturali al 100% e quindi non dannose per noi, possono esserlo per loro. Personalmente non uso mai essenze profumate in casa, proprio per la loro sicurezza.

I vantaggi delle candele in pura cera d’api

Le candele in vendita nei negozi raramente sono fatte in naturale cera d’api. Solitamente, quelle le trovi in vendita nei mercatini, presso i banchetti degli apicoltori.

Questo succede perché la cera d’api è più costosa rispetto agli altri materiali per fare candele e quindi, a livello commerciale, all’industria non conviene utilizzarla. Le candele sarebbero più costose per il consumatore finale e pertanto molti produttori preferiscono proporre un prodotto più economico, anche se di bassa qualità.

Non considerando nemmeno quelle sintetiche come quelle in paraffina, che non mi metterei mai e ripeto mai in casa, personalmente ritengo che le candele in cera d’api siano il massimo anche tra quelle naturali.

Le candele in cera d’api sono superbe! Hanno un profumo paradisiaco e una bellissima colorazione naturale, che può variare tra il bianco e il marroncino, senza nemmeno bisogno di utilizzare coloranti artificiali. Non bastasse, le candele in cera d’api bruciano molto lentamente (e quindi durano più a lungo) e la luce che emettono è davvero unica! Persino al tatto sono fantastiche…  e nel maneggiarle la pelle delle mani diventa subito morbida.

I materiali per realizzare le candele in cera d’api

Per realizzare le tue candele in cera d’api innanzitutto, ovviamente, avrai bisogno della cera d’api. Dove trovare la cera d’api? Se non allevi api come me, per cui la cera diventa un materiale da riciclare, puoi tranquillamente acquistare cera pura presso un apicoltore di fiducia oppure online in palline, comodamente pronta all’uso.

Oltre alla cera ti serviranno degli stoppini in filo di cotone naturale  (quelli in nylon o in piombo possono sprigionare sostanze tossiche come le diossine).

Infine, ti serviranno degli stampi. Online potrai facilmente reperire stampi in silicone, comodi e facili da usare in varie forme e dimensioni. Il mio preferito è quello a forma di a forma di nido d’ape, ma anche quello a forma di palla. Poi bello anche il gufetto e poi ci sono i motivi floreali.

Oltre a questi materiali base ti servirà un pentolino dove far scegliere la cera, e un eventuale mestolo per versarla.

Come fare le candele in cera d’api

Ora veniamo alla parte pratica!

Come sciogliere la cera

Per creare le tue candele in cera d’api, inizia a mettere la cera in un pentolino e lascia che si sciolga lentamente a bagnomaria.

Mi raccomando, non mettere la cera direttamente sul fuoco! La cera si surriscalda molto velocemente e rischi che prenda fuoco.

Un’alternativa comodissima al bagnomaria è il forno a microonde (io faccio così). Anche qui, attenzione a non surriscaldala perché potrebbe uscire dal contenitore. Io procedo pochi secondi alla volta finché non si scioglie l’ultimo pezzettino. Sotto, per sicurezza, tengo sempre dello scottex. La cera fredda, si sa, è noiosa da rimuovere dalle superfici e dai piani di lavoro.

Come versare la cera negli stampini

Una volta sciolta, puoi travasare la cera negli stampi direttamente dalla pentola (o dal contenitore del microonde), oppure con l’aiuto di un mestolo (io mi trovo meglio con quest’ultimo).

Anche qui, metti sempre qualcosa sotto per proteggere le superficie da eventuali fuoriuscite.

Prima di versare la cera negli stampini ovviamente dovrai fissare lo stoppino. Di solito, con gli stoppini in vendita allegano anche il fissa-stoppino. Se non lo hai, puoi usare benissimo due stuzzicadenti tenuti insieme da un paio di elastici.

Ovviamente puoi sbizzarrirti anche con progetti più creativi e con stampi realizzati in casa. Dal riciclo di confezioni di cartone, alle bucce di limoni svuotate o, perchè no, gusci di vongole, e tanto altro. Su questo argomento ti consiglio di consultare “Il grande libro delle candele” un manuale dove ho trovato davvero tanti spunti interessanti per realizzare candele originali!

Accorgimenti finali

Se per caso il fondo delle tue candele non è perfettamente dritto, il mio consiglio è quello di scaldare nel forno una teglia coperta da carta da forno … e appena la tiri fuori – mentre è ancora calda – appoggiare le tue candele per pochi istanti.  

Sui manuali in vendita ci sono numerose idee su come realizzare stampi per candele a costo zero usando, ad esempio, il cartone.

Ah, dimenticavo … il bello della cera d’api è che se sbagli puoi sciogliere il tutto e ricominciare. Non è fantastico?

Buone candele!

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