Riscaldamento globale: gli effetti sulle api selvatiche

Una recente ricerca condotta nel Regno Unito ha rivelato che negli ultimi quattro decenni i cambiamenti climatici hanno determinato un risveglio anticipato delle api selvatiche. Lo studio – guidato dall’Università britannica di Reading e ritenuto il più grande di questo genere mai condotto nel Paese – ha esaminato i dati di presenza di 88 specie di api selvatiche raccolti da volontari esperti dal 1980 al 2019.

Le api selvatiche, che si distinguendono dalle api mellifere per abitudini e comportamenti, sono altrettanto fondamentali per l’ecosistema.

L’impatto dei cambiamenti climatici

Secondo l’analisi, in questi ultimi quarant’anni le api selvatiche si sono risvegliate dal riposo invernale con un anticipo che, per alcune specie, arriva fino a quasi mezza giornata all’anno ogni anno. Il clima si è rivelato essere il fattore principale di questa variazione.

Chris Wyver, il professore alla guida del team di ricerca dell’Università di Reading, ha spiegato che nel periodo preso in esame i ricercatori hanno riscontrato che “un aumento medio di temperatura di 1°C ha provocato un’anticipazione media di 6,5 giorni nella comparsa stagionale delle api”

Questo apparentemente modesto anticipo di una settimana potrebbe invece avere un impatto molto rilevante non solo sulle api selvatiche, ma anche sulla preziosa funzione di impollinazione che questi insetti svolgono.

Le conseguenze del risveglio anticipato

Un risveglio in anticipo dal letargo delle api selvatiche può portare sia a conseguenze positive che negative.

Da un lato, le api che escono prima dai loro rifugi, che siano in Natura o dei Bee Hotel messi loro a disposizione dall’uomo, hanno la possibilità di sfruttare in esclusiva le risorse nettarifere dei primi fiori primaverili, riducendo così la competizione con altri insetti impollinatori. Questo potrebbe portare a un aumento della loro popolazione.

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Dall’altro lato, però, un risveglio precoce espone questi preziosi insetti a eventi meteorologici, come improvvise gelate o piogge intense, che possono danneggiare i fiori da cui si nutrono mettendo a repentaglio la loro sopravvivenza. Inoltre, le api potrebbero trovare meno cibo disponibile, poiché le piante non sono ancora in fiore. 

Questo potrebbe influenzare la loro salute e la disponibilità di cibo, mettendo a rischio la stabilità delle popolazioni.

I fattori che contribuiscono al risveglio anticipato

La ricerca ha indagato se particolari caratteristiche biologiche delle api, come la loro socialità o il tipo di piante da cui raccolgono il polline, potessero influenzare questo fenomeno. Tuttavia, i risultati non hanno mostrato differenze significative tra i gruppi di specie con diversi tratti, indicando che l’anticipazione del risveglio delle api è principalmente guidata da fattori climatici e variabile a livello di specie.

Le implicazioni per la biodiversità

Le api selvatiche giocano un ruolo essenziale nell’impollinazione e nel mantenimento della biodiversità. L’anticipazione del loro risveglio è solo una delle numerose sfide che il cambiamento climatico pone all’ecosistema. La ricerca dell’Università di Reading evidenzia l’importanza di monitorare e capire gli effetti dei cambiamenti climatici su tutte le specie, in modo da sviluppare strategie efficaci per la conservazione della biodiversità.

Anche tu nel tuo piccolo puoi contribuire a salvare le api selvatiche! Come? Seminando piante mellifere nel tuo giardino o sul balcone, evitando l’uso di pesticidi, e creando habitat sicuri per questi preziosi impollinatori, come ad esempio un Bee Hotel. 

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