Il lavoro di squadra? Ce lo insegnano le api

Devi sapere che prima di dedicarmi all’apicoltura, per otto anni ho lavorato progettando e organizzando corsi di formazione aziendale. Pertanto, il giorno in cui mi sono affacciata all’affascinante mondo delle api, il mio primo pensiero è stato quanto sia interessante e ben organizzato il lavoro di squadra in quella che potremmo chiamare l’organizzazione alveare. Per questo motivo, oggi ho deciso di spiegarti cosa hanno da insegnarci le api sul lavoro di squadra.

L’organizzazione alveare

Come ben saprai, le api sono delle lavoratrici scrupolose e instancabili. All’interno di un alveare tutto è perfettamente organizzato, tutto è sincronizzato e le api lavorano tutte insieme per il benessere comune.

Ogni ape operaia, a seconda dell’età e dell’esperienza, ha un compito ben preciso: dalla pulizia delle celle al nutrimento delle larve, dalla protezione della regina alla produzione di cera, dalla raccolta di nettare, polline o propoli alla difesa dell’alveare. Ci sono persino le api becchine, che provvedono a ripulire l’alveare da eventuali api morte (per evitare il diffondersi di malattie all’interno dell’arnia).

Insomma, le api operaie svolgono con impegno i compiti assegnati e si impegnano per raggiungere i propri obiettivi. Ovviamente, l’obiettivo primario di tutte è il benessere e la sopravvivenza dell’alveare.

Poi c’è l’ape regina che, in questo caso, potremmo paragonare al leader dell’impresa alveare.

Nell’immaginario collettivo l’ape regina è una sorta di capo delle api, che se ne sta seduta con aria solenne a impartire ordini alle operaie che sudano dalla mattina alla sera per produrre il miele.

In realtà, come ti avevo spiegato nell’articolo dedicato all’ape regina, non è proprio così. La regina è un’ape al servizio dell’alveare – della squadra – e passa tutto il giorno a deporre uova per garantire la crescita della famiglia.

L’ape regina è anche importante perchè produce i feromoni, degli odori che servono a tenere vivo lo spirito di appartenenza all’alveare delle api. La sua presenza e il profumo che emana è ciò che rende le operaie sicure del fatto che la famiglia sia in salute e al sicuro, ed è anche ciò che stimola il lavoro e la produttività di tutte.

Cosa ci insegnano le api sul lavoro di squadra

1) L’importanza del lavoro di squadra

La prima cosa che ci insegnano le api è quanto siano importanti l’organizzazione e il lavoro di squadra.

In ogni alveare, migliaia di api vivono e lavorano insieme per la sopravvivenza della colonia. Per fare questo hanno bisogno di obiettivi chiari. Obiettivi finalizzati al miglioramento del benessere di tutte, non solo dei singoli componenti della colonia.

Il successo del lavoro di squadra delle api è dovuto anche alla costante cooperazione e al supporto tra loro.

Come ti ho già anticipato, le operaie nutrono le larve, i componenti più deboli, e se necessario attaccano per proteggere la famiglia dagli intrusi, sacrificando la propria vita per il benessere dell’alveare.

Allo stesso modo, anche la sopravvivenza dell’azienda dovrebbe diventare un incentivo affinché il team lavori in squadra e tutti dovrebbero impegnarsi per questo obiettivo comune.

Appartenere ad una squadra potrebbe richiedere anche dei sacrifici da parte dei componenti, inclusa la modifica di alcuni comportamenti individuali. Come le api, anche i membri della squadra dovrebbero sempre supportarsi a vicenda, aiutando soprattutto gli ultimi arrivati. Anche qui, ogni membro del team dovrebbe difendere il gruppo da forze esterne che potrebbero danneggiarlo (ovviamente – in questo caso – non a costo della vita come le api!).

2) Comunicare e condividere. Sempre

Le api comunicano tra loro tramite segnali chimici, linguaggio dei segni e attraverso danze speciali. Un argomento affascinante che, se desideri, puoi approfondire leggendo il bellissimo libro di Karl von Frisch dal titolo: “Il linguaggio delle api”.

Karl von Frisch, biologo austriaco insignito del Premio Nobel in Fisiologia e Medicina nel 1973, ha scoperto che quando un’ape esploratrice trova una fonte di cibo, torna all’alveare e, tramite una danza particolare, indica alle altre api esattamente a che distanza e in quale direzione si trova il cibo da raccogliere.

In estrema sintesi, durante queste danze il numero di scodinzolamenti che l’ape esegue indica la distanza esatta per arrivare al cibo, mentre l’inclinazione corrisponde alla direzione in riferimento alla posizione del sole.

Se le api non fossero in grado di comunicare efficacemente, sarebbe a rischio la sopravvivenza dell’alveare. Allo stesso modo, la comunicazione all’interno di un’azienda è fondamentale per il buon funzionamento di quest’ultima.

Esattamente come le api, quindi, i membri di un gruppo di lavoro devono incontrarsi e aggiornare gli altri sugli sviluppi delle proprie attività. Devono condividere quanto appreso, i riscontri ricevuti, e le eventuali critiche o criticità riscontrate.

3) Il valore di formazione, esperienza, flessibilità

All’interno dell’alveare ogni ape ha un compito specifico. C’è quindi una netta divisione del lavoro, ma nessuna ape è costretta a lavorare, lo fanno tutte volentieri.

In particolare, i compiti da svolgere sono assegnati in base all’età (esperienza) e c’è una progressione naturale per ogni ape operaia. Tutte iniziano dai lavori più semplici, per così dire, come la pulizia del nido e la cura delle giovani larve. Man mano che maturano, le operaie ricoprono tutti i lavori disponibili dell’alveare e a fine “carriera” vengono inviate fuori, a raccogliere cibo e acqua. Nonostante questo, però, in una situazione di emergenza sono tutte in grado di tornare alle precedenti occupazioni per dare una mano.

Come per le api, anche le squadre di lavoro in azienda sono composte da persone diverse con i loro valori, le loro abilità, le loro esperienze. E questo costituisce una ricchezza perchè gruppi di lavoro efficaci hanno bisogno di persone diverse con competenze diverse e in grado di lavorare insieme!

Come nell’alveare, però, anche in azienda le aspettative devono essere chiare. Per ridurre il rischio di conflitti e incomprensioni, infatti, tutti i membri devono conoscere il proprio ruolo e cosa ci si aspetta da loro.

Le aziende dovrebbero sempre offrire opportunità di crescita e di sviluppo individuale, consentendo alle persone di intraprendere gradualmente lavori più impegnativi e stimolanti. La flessibilità è sempre un grande vantaggio perché il fatto di poter svolgere diverse attività rende il lavoro più stimolante.

Promuovere i dipendenti, insegnare loro nuove competenze, consentirgli di crescere lavorativamente e assumersi maggiori responsabilità, inoltre, crea sicuramente un maggior livello di coinvolgimento da parte di tutti.

4) Prevedere gli imprevisti e cavalcare il cambiamento

Le api raccolgono il nettare e il polline dai fiori quando ce n’è in abbondanza, e producono scorte di miele perché sanno che ci saranno tempi difficili. Sanno che ci saranno periodi di pioggia, periodi di siccità eccezionale, o semplicemente periodi in cui non sarà più disponibile il loro cibo (come ad esempio in inverno).

La sopravvivenza delle api, quindi, dipende molto dalla loro capacità di anticipare i problemi e gli imprevisti, ma non solo! Le api sono delle maestre anche per quanto riguarda lo spirito di adattamento. Se fattori ambientali o patologie all’interno dell’alveare minacciano la loro sopravvivenza, le api si trasferiscono in situazioni migliori.

Non permettono mai che la paura del nuovo e dell’ignoto interferiscano con i loro obiettivi primari.

Come le api, anche i componenti di una squadra di lavoro devono imparare ad anticipare i problemi e le difficoltà, e ad accettare i cambiamenti con ottimismo e positività.

Questo soprattutto ai giorni nostri, giorni in cui il cambiamento è probabilmente una delle poche certezze che abbiamo sia nella vita personale, sia in quella aziendale.

I membri del team devono dimenticare la frase “abbiamo sempre fatto così”, mettendo da parte tutte le scuse e le idee preconcette su come vadano fatte le cose e accogliere i cambiamenti come nuove sfide e opportunità di fare meglio.

5) La differenza tra capo e leader

Come ti avevo già anticipato, in una colonia di api la regina non è un capo dispotico che stabilisce leggi e decide cosa devono fare tutte le altre api. L’ape regina (che peraltro è la madre di tutte le altre api all’interno di un alveare) è sempre in prima linea e a servizio della sua famiglia. Depone uova ininterrottamente per assicurare la crescita della famiglia, emana feromoni, tiene unite le api. Tutti gli altri compiti e le altre necessità per la sopravvivenza dell’alveare, la regina li delega con fiducia alle api operaie.

Esattamente come succede nell’organizzazione delle api, anche all’interno di un’azienda un vero leader deve assicurare la crescita e guidare gli altri membri della sua squadra. Un buon leader ha una visione e forma il proprio gruppo di lavoro al fine di implementare con successo e motivazione questa visione.

Il leader deve comunicare efficacemente con il team, deve garantire trasparenza per far sentire i dipendenti più sicuri, deve informarsi se ci sono problemi e ascoltare attivamente le esigenze, le perplessità e le difficoltà della squadra.

Conclusione

In azienda, lavorare tutti insieme come le api per un obiettivo comune consente ad un gruppo di ottenere grandi cose.

Le api ci insegnano l’importanza del lavoro di squadra, del focus sugli obiettivi, di una leadership efficace, della divisione del lavoro, dell’organizzazione e dell’esperienza.

Ovviamente, l’organizzazione alveare applicata all’azienda ha anche i suoi limiti. Ad esempio, le api nascono nell’alveare e non scelgono di unirsi alla “squadra”. Tuttavia, possiamo imparare davvero molto da loro.

In particolare, il bee-building (il team building con come modello le api) può aiutare a:

  • mantenere alta la motivazione
  • assicurare decisioni di qualità
  • fornire risposte rapide
  • far fronte a situazioni complicate

Vuoi organizzare un corso di bee-building nella tua azienda? Scrivimi e troveremo insieme la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Crediti immagine cover: Designed by brgfx / Freepik

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