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ToggleSicuramente allevare api è affascinante anche se, come ti avevo spiegato nell’articolo su come si diventa apicoltori, non è affatto semplice. O forse – semplicemente – non è un’attività per tutti.
Poco tempo fa mi è apparsa una pubblicità su Facebook dove si diceva che basta comprare un’arnia speciale per avere miele “senza neppure dover entrare in contatto con le api”.
Per non parlare di un vecchio post su Facebook, dove si invita a mettere un’arnia sul balcone di città e seguire qualche veloce e approssimativo consiglio per avere del “miele fai da te”.
Prendere delle api con questo spirito, come se fossero un distributore di miele automatico, e solo perché sono la moda del momento, è assolutamente sbagliato e chi lo fa è un irresponsabile perché fa del male in primo luogo alle api.
E, come ben saprai, le api sono una specie a rischio di estinzione – con tutto quello che comporta.
Se vuoi del miele buono e facile, ti consiglio di compralo da un apicoltore locale perchè non basta mettere un’arnia sul balcone per avere miele fai da te, e tantomeno per definirsi apicoltori.
Per allevare api occorre studiare, frequentare corsi, fare pratica con apicoltori esperti, conoscere gli obblighi legali, e tanto altro…
In questo articolo ho deciso di spiegarti alcune importanti cose che devi sapere prima di decidere se davvero dovresti allevare api.
Passione – il superorganismo alveare
Prima di decidere se allevare le api devi innanzitutto conoscere bene l’insetto ape.
Dovrai sapere come funziona la vita all’interno di un alveare, la differenza tra un’ape regina, le api operaie e i fuchi, e le funzioni che svolgono in quello che è considerato un vero e proprio superorganismo: il superorganismo alveare.
Un superorganismo dove ogni individuo è come una cellula con compiti definiti e differenziati.
Un superorganismo che sopravvive solo se sono presenti tutti gli individui del sistema. Da sola un’ape non può sopravvivere (in latino si dice “una apis, nulla apis“, ovvero “un’ape, nessuna ape“).
Un superorganismo dall’equilibrio estremamente delicato, a causa delle numerose malattie, dei parassiti, dei molti (troppi) insetticidi utilizzati in agricoltura, e non solo.
Enormi danni, ad esempio, li fanno anche le disinfestazioni contro le zanzare adulte ad opera di alcuni comuni e amministrazioni condominiali, che uccidono api, farfalle, coccinelle e tanti altri insetti utili, e che fanno malissimo anche ai residenti.
Per imparare tutto sulle api ti posso consigliare il libro di Alberto Contessi dal titolo “Le Api – Biologia, allevamento, prodotti”. Un volume di quasi 600 pagine dove potrai studiare come sono fatte, come vivono, e così via.
Io personalmente, più imparo a conoscere api (e giuro che non si finisce mai di scoprire cose nuove!) e più le amo e ne sono affascinata.
E questo è importante perchè l’apicoltura è innanzitutto passione. Una passione per queste creature meravigliose tanto utili per la sopravvivenza nostra e della biodiversità.
Quindi, se studiando le api anche tu scoprirai di amare questo insetto, allora vale la pena pensare di andare avanti. Altrimenti lascia subito perdere.
Questo perchè in apicoltura i momenti difficili sicuramente non ti mancheranno.
I problemi legati alla gestione dell’apiario e delle malattie, la burocrazia, la delusione quando non raccogli il miele perchè ha piovuto tutto il mese, le sciamature e, ovviamente, ci saranno anche le punture!
…sì, perchè ti ricordo che le api per difendersi talvolta pungono, e che le punture sono da mettere in conto…
E sarà solo questo amore e una grande passione per questi insetti che ti consentiranno di continuare, nonostante le numerose difficoltà. Altrimenti diventerà solamente un peso.
Impegno – la gestione di un apiario
Dopo aver studiato tutto sulle api, e su come funziona la vita all’interno di un alveare – incluse le malattie a cui sono soggetti questi insetti a rischio di estinzione – dovrai imparare come si gestisce un apiario.
Perchè intorno alle api c’è da fare tutto l’anno!
Devi mettere in conto di controllarle (tranne che in inverno) circa una volta a settimana. Soprattutto in primavera/estate.
In primo luogo, dovrai controllare che non abbiano malattie e, nel caso, dovrai sapere come curarle in modo corretto.
Sicuramente per imparare a riconoscere e curare le malattie dovrai frequentare almeno un paio di corsi (uno base e uno avanzato) e dovrai seguire le istruzioni di un tecnico di zona (solitamente viene messo a disposizione dalle associazioni apistiche).
Ecco alcune delle principali malattie che affliggono le api:
- Varroa – un acaro che si nutre della linfa delle api e porta a mortalità precoce
- Covata calcificata – un fungo che fa morire le giovani larve
- Nosema Apis – una diarrea che può essere mortale nelle forme più gravi
- Tarma della cera – una farfallina che mangia la cera
- Peste – una malattia grave, anche se per fortuna rara, che nella sua variante chiamata “americana” richiede una denuncia alle autorità veterinarie competenti (che solitamente arrivano e bruciano tutte le arnie coinvolte).
Oltre alle malattie dovrai controllare lo stato della covata, se c’è l’ape regina, se le api hanno abbastanza scorte di cibo (altrimenti dovrai nutrirle con appositi prodotti), mettergli a disposizione acqua, allargare o restringere lo spazio del nido, pareggiare le famiglie più deboli, e tanto altro.
Dovrai inoltre stare attento a prevenire le sciamature primaverili e il saccheggio (una sorta di guerra tra api in cui le famiglie più forti attaccano quelle più deboli, uccidendone la regina e portandosi via il miele).
Poi ci sono tutte le operazioni da fare per raccogliere il miele, ma all’inizio sarà l’ultimo dei tuoi problemi.
Dovrai imparare ad osservare, ascoltarle e capire le tue api, e questo richiede tempo e una grande sensibilità. Un apicoltore, infatti, deve imparare anche a intuire se è tutto a posto, intervenendo tempestivamente in caso contrario.
Come lettura, dove trovi molti consigli pratici e anche un calendario di cose che bisogna fare mese per mese, in questo caso ti consiglio il libro di Alessandro Pistoia dal titolo “Apicoltura tecnica e pratica”.
Responsabilità: gli obblighi legali (e morali) in apicoltura
Gli obblighi legali
In Italia, chi alleva api è obbligato per legge ad iscriversi all’Anagrafe Apistica. La mancata iscrizione – o comunicazione di aggiornamento sul numero di apiari – comporta una sanzione che va dai 1.000 ai 4.000 euro.
Prima di comprare le api, dovrai quindi recarti alla tua AUSL locale (ex ASL) per richiedere un codice per poter allevare le api. Successivamente, una volta che le avrai acquistate, dovrai dichiarare quante famiglie di api hai, e dove sono collocate esattamente (dovrai fornire le esatte coordinate geografiche).
Questo è obbligatorio sempre, sia che tu abbia una famiglia sola, sia che tu ne abbia cento!
Ogni anno poi (in novembre – dicembre) dovrai obbligatoriamente aggiornare l’AUSL sul numero dei tuoi alveari e su dove sono, anche se i dati non sono cambiati. Nel tuo apiario dovrai inoltre appendere ben visibile un cartello con il codice che ti ha fornito l’AUSL in fase di registrazione.
Per quanto riguarda la gestione dell’apiario, sappi che è obbligatorio curare le api e trattarle per determinate patologie (in alcune regioni addirittura entro tempi massimi prestabiliti) usando esclusivamente i farmaci e i trattamenti consentiti e legalmente acquistati. No al fai da te.
Anche su dove andrai a posizionare le tue api ci sono delle regole da rispettare. Dovrai mantenere distanze precise dai confini altrui e dalle strade di passaggio. In questo caso le regole sono decise a livello locale, pertanto dovrai chiedere come fare per essere in regola al tuo comune, alla tua regione o alla tua Associazione apistica di riferimento.
Gli obblighi morali
Per quanto riguarda gli obblighi morali, come ti ho già spiegato, le api sono animali complessi, e per di più a rischio di estinzione. Come qualsiasi animale allevato, anche le api necessitano di molte cure. Non prenderle così, tanto per provare, faresti loro solo del male.
Lasceresti il tuo cane o gatto morire agonizzante per una malattia o di fame? No? Lo stesso è per le api!
Se vuoi allevare le api, sì pronto a prenderti questa responsabilità e ad occupartene sempre e con dedizione.
Oggi, infatti, la tutela delle api – che ormai purtroppo non sopravvivono da sole in natura – passa soprattutto dagli apicoltori, i veri custodi di questi insetti. È solo grazie al lavoro degli apicoltori che le api esistono e resistono in un ambiente che diventa ogni giorno più ostile, specie per gli insetti. Certo, lo fanno anche perché dipendono dalle loro api, ma ti assicuro che il primo interesse degli apicoltori è il benessere delle api, e per questo lottano per fare sì che abbiano risorse sufficienti e che vivano in un ambiente più sano.
Spero di averti fatto capire cosa significa davvero allevare api: una passione, un impegno, una responsabilità. Poi, ovviamente, anche un piacere. Ma di questo ti racconterò in un altro articolo.
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Ti ringrazio per essere arrivato fino a qui e spero di esserti stata utile. Se ti è piaciuto questo articolo, metti un like sulla mia pagina Facebook. Non ti costa nulla, ma io saprò l’hai apprezzato. E se hai trovato qualche parola di cui non conosci il significato, prova a consultare il mio glossario di apicoltura.
Copywriter ed esperta in comunicazione e marketing digitale. Per professione sono curiosa e appassionata di tutto quanto riguarda l’innovazione tecnologica, nel tempo libero invece mi dedico all’apicoltura e alla vita di campagna.